Lo studio, condotto in accordo al DM 14/01/2008 “nuove norme tecniche per le costruzioni” per quanto concerne le analisi numeriche, alla norma UNI EN 1364-1 per le caratterizzazioni di laboratorio, al DM 16/02/2007 per le classificazioni di resistenza al fuoco, è stato un primo passo nel campo della ricerca sul comportamento e sulla caratterizzazione delle malte sia all’alta temperatura che in condizioni residuali, ovvero dopo il raffreddamento.
Le prove sperimentali dimostrano come FIBROmalta e HR15 abbiano, dopo un ciclo termico di 200, 400 e 600 °C un decadimento meccanico molto simile a quello del calcestruzzo ordinario chiamato EC 2 (fig. 1), sia per la compressione che per la trazione indiretta per flessione, mentre la diffusività termica è sensibilmente minore, fino al 40% in meno, che corrisponde ad un maggior potere isolante (fig. 2).
Il programma di studio avviato presso il POLITECNICO di MILANO ha previsto una caratterizzazione termo-meccanica delle malte con l’obiettivo di valutarne la resistenza (R) e la capacità isolante (I). Successivamente è stata eseguita una prova di integrità termica impiegando un forno che potesse far raggiungere temperature superiori ai 1100 °C su di un muro 3 x 3 metri, allettato ed intonacato con FIBROmalta e HR15, proprio per la valutazione dell’ermeticità (E). Presso i laboratori di ricerca del DIPARTIMENTO di INGEGNERIA STRUTTURALE del POLITECNICO di MILANO, la resistenza meccanica (R) è stata calcolata sottoponendo a rottura a compressione, dopo l’esposizione a cicli termici di 200, 400 e 600 °C, i cilindri campione realizzati con FIBROmalta e HR15. Sono così state valutate le resistenze meccaniche residue dei provini sottoposti alle diverse temperature (fig. 3 e 4). L’isolamento (I), invece, è stato determinato riempiendo un cilindro attrezzato con apposite termocoppie. Le letture registrate durante le fasi di riscaldamento del cilindro hanno permesso di conoscere la capacità delle malte indurite alla trasmissione del calore (diffusività termica) identificandone così il loro potere di isolamento termico (fig. 5). Per la valutazione dell’ermeticità (E), insieme ai ricercatori del Politecnico, ci siamo recati a Genova presso il laboratorio prove materiali RINASERVICE. Qui è stata allestita una parete 3 x 3 metri ed è stata eseguita la prova di resistenza al fuoco in conformità alla norma UNI EN 1364-1 (fig. 6). Al termine di quest’ultima prova sperimentale è stata verificata l’ermeticità e la tenuta al fuoco degli elementi realizzati con FIBROmalta e HR15.